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APPROFONDIMENTI

Gli uramaki: i roll giapponesi (che giapponesi non sono)

uramaki

Gli uramaki sono dei roll particolari che si distinguono dagli altri per la posizione del riso. A differenza dei tradizionali maki nei quali, infatti, l’alga nori avvolge esternamente il riso, negli uramaki il riso si trova all’esterno. Questa variazione mostra come il sushi possa evolversi dando origine a piatti creativi capaci di sorprendere.

La loro forma particolare non solo influenza la presentazione estetica, ma offre anche la possibilità di fare sperimentazione con gli ingredienti, combinando sapori tradizionali e moderni in modi sempre nuovi. La loro versatilità e la capacità di creare nuovi abbinamenti li rendono particolarmente amati nei menu di sushi in tutto il mondo, testimoniando la ricca interazione tra culture culinarie diverse.

La storia degli uramaki

Come spesso avviene nel mondo del sushi, l’origine di questa particolare tipologia di sushi non è così chiara.

Ciò che si sa per certo è che l’invenzione degli uramaki non è giapponese, bensì statunitense: gli uramaki sarebbero infatti stati ideati per accogliere i palati occidentali, meno avvezzi alla presenza dell’alga nori sulla superficie esterna del roll.

Invertendo la struttura tradizionale del maki, con il riso posizionato all’esterno e l’alga all’interno, gli uramaki presentavano un aspetto più familiare e meno intimidatorio per chi era nuovo al sushi.

Tuttavia, su chi sia stato l’inventore di questa ricetta ci sono opinioni contrastanti: secondo alcuni sarebbe stato lo chef Machita Ichiro, negli anni ’60. Si dice che lo chef, che lavorava al ristorante Tokyo Kaikan di Los Angeles, avesse già introdotto delle innovazioni alla ricetta tradizionale utilizzando l’avocado al posto del tonno in quanto in quel periodo c’erano difficoltà ad approvvigionarsi di pesce. Questo ingrediente risultava perfetto, in quanto garantiva una consistenza delicata ed era capace di sciogliersi in bocca quanto il pesce.

In seguito, con l’aumentare dei clienti statunitensi nel locale, pensò di invertire l’ordine degli ingredienti per conquistare anche coloro che non amavano la consistenza dell’alga.

Secondo un’altra versione dei fatti, negli anni ’70 fu Hidekazu Tojo, chef di Vancounver, a inventare questa prelibatezza.

Con il passare del tempo e con la diffusione degli uramaki in tutti gli Stati Uniti, divennero sempre più conosciuti in tutto il mondo i California Roll, un tipo di uramaki con cetrioli, granchio e avocado, avvolti nell’alga, quindi, nel riso e ricoperti di semi di sesamo.

Le caratteristiche degli uramaki

La caratteristica principale degli uramaki, dunque, è rappresentata dall’inversione degli ingredienti, con il riso all’esterno e l’alga, e gli altri ingredienti, all’interno. Questa struttura particolare offre delle interessanti opportunità nella preparazione del sushi. La superficie esterna di riso, infatti, può essere decorata o arricchita con una varietà di topping, come semi di sesamo tostati, piccoli pezzi di alga nori, o persino uova di pesce.

Inoltre, anche gli ingredienti interni possono variare, offrendo una varietà di gusti e colori. Sebbene varianti come il California Roll siano ormai diventate dei classici, gli uramaki si prestano splendidamente all’innovazione, accogliendo combinazioni che vanno dal tradizionale al completamente nuovo. Ingredienti come avocado, cetriolo, varietà di pesci crudi e cotti, verdure, frutta e altri ingredienti di ispirazione internazionale possono essere inclusi per creare roll particolarissimi.

I segreti per la perfetta preparazione degli uramaki

La preparazione degli uramaki richiede la conoscenza di alcuni segreti che vanno oltre le tecniche di base.

  • Equilibrio degli ingredienti: La tentazione di riempire gli uramaki con una vasta gamma di ingredienti può essere forte, ma il segreto per un roll perfetto è la moderazione. Un eccesso di ripieno può rendere difficile arrotolare il sushi in modo preciso. Meglio, dunque, puntare su un equilibrio tra 2-3 ingredienti principali per mantenere chiarezza di sapori e una struttura maneggevole.
  • Utilizzo del riso: La quantità e la qualità del riso sono fondamentali; troppo riso può sovrastare gli ingredienti interni, mentre troppo poco può rendere il roll fragile. Un trucco consiste nell’usare le mani umide per spalmare un sottile strato di riso sull’alga nori, lasciando circa un centimetro di margine sul bordo superiore per sigillare il roll. Inoltre, scegliere il tipo di riso adatto al sushi permette ai chicchi di rimanere compatti e non sfaldarsi, creando la giusta consistenza.
  • Taglio dell’alga nori: Un piccolo segreto per facilitare il taglio degli uramaki e mantenere l’integrità del roll è quello di tagliare leggermente l’alga nori prima di arrotolarla. Questo aiuta a controllare la direzione del taglio una volta che il roll è completo, prevenendo strappi o deformazioni.
  • Affilatura del coltello: Un coltello perfettamente affilato è essenziale per tagliare gli uramaki. Dopo ogni taglio,è bene pulire la lama con un panno umido o immergerla in acqua per rimuovere i residui di riso e facilitare tagli puliti e precisi. Questo passaggio previene che il riso si attacchi alla lama, mantenendo i tagli netti e l’aspetto degli uramaki intatto.
  • Rifinitura con topping esterni: Gli uramaki offrono l’opportunità unica di essere guarniti esternamente. Semi di sesamo tostati, uova di pesce come tobiko o erbe finemente tritate non solo aggiungono sapore ma elevano anche l’estetica del piatto. Distribuire questi elementi sul riso prima di arrotolare può essere un’ottima strategia.
  • Presentazione e servizio: La presentazione degli uramaki è altrettanto importante quanto la loro preparazione. Disporre i pezzi in modo artistico sul piatto e accompagnare con guarnizioni appropriate come fette di limone, wasabi e zenzero sott’aceto può migliorare l’esperienza di degustazione, esaltando la bellezza visiva e il gusto degli uramaki.