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APPROFONDIMENTI

La cottura a microonde fa male?

Riso cottura al microonde

La cottura a microonde fa male? Questo è quello che si chiedono ancora oggi molte persone che lo usano quotidianamente.

Il microonde è un elettrodomestico oggi molto diffuso grazie alla comodità e alla velocità con cui si possono cucinare le pietanze.

Sebbene, gran parte delle persone lo usi semplicemente con piatti surgelati o precotti, in realtà la cottura a microonde è altra cosa. Tuttavia, nel corso del tempo ci sono state ipotesi sulla base delle quali la cottura a microonde farebbe male alla salute o comunque danneggerebbe le proprietà nutrizionali degli alimenti.

Scopriamo come funziona la cottura a microonde e se esiste un fondo di verità in tali opinioni.

Come funziona la cottura a microonde

I forni a microonde hanno un sistema che permette di cucinare il cibo utilizzando onde elettromagnetiche a frequenza relativamente bassa. Quando il cibo viene posto all’interno del microonde, le onde elettromagnetiche penetrano all’interno della materia e stimolano la vibrazione e il movimento delle molecole. L’energia cinetica si trasforma in energia termica e il calore cuoce il cibo.
Il microonde è efficiente perché le onde elettromagnetiche sono assorbite in modo selettivo dalle molecole d’acqua, di grassi e di zuccheri presenti nel cibo. Ciò significa che il calore viene generato in modo uniforme all’interno del cibo, rendendo possibile la cottura rapida e uniforme.

Come nasce il forno a microonde

Negli anni ’60 iniziò la produzione dei microonde elettrodomestici. A partire dagli anni ’40 venne creato un sistema brevettato con il nome di magnetron in grado di produrre microonde e che fu sfruttato durante la Seconda guerra mondiale per localizzare gli aerei nemici. Nel tempo si comprese la possibilità di utilizzarlo anche in cucina, grazie all’intuizione del dottor Percy Spencer.
Il primo microonde per uso domestico, chiamato Radarange, venne immesso sul mercato nel 1967. Tuttavia, era un apparecchio grande e costoso, e, pertanto, era destinato solo a un pubblico molto ristretto. Con il passare del tempo e con lo sviluppo della tecnologia, i microonde sono diventati più piccoli, più convenienti e accessibili per la maggior parte delle famiglie.
Oggi, i microonde sono un elettrodomestico comune in molte case in tutto il mondo e sono disponibili in una vasta gamma di dimensioni, caratteristiche e prezzi. La loro evoluzione ha reso possibile la cottura di molti alimenti, oltre al riscaldamento dei piatti precotti e alla cottura di verdure e carni.
Inoltre, i microonde moderni sono spesso dotati di caratteristiche avanzate, come la cottura a vapore, la cottura combinata (microonde + grill) e la funzione di scongelamento automatico, che hanno ulteriormente esteso le loro capacità di cottura.

Quali rischi sono legati alla cottura a microonde

Molti si chiedono se la cottura a microonde fa male, tanto più che nel corso del tempo si sono diffuse voci su presunti rischi legati a questo tipo di cottura.
C’è chi la ipotizzato che mettendo i cibi nel microonde questi perdessero le loro proprietà nutritive e chi, invece, si è preoccupato dalla presenza di radiazioni.
In linea di massima, cucinare con il forno a microonde non fa male, a condizione di utilizzarlo correttamente e di tenere in considerazione alcuni aspetti importanti.

Rischio radiazioni: esiste davvero?

Per quanto riguarda il rischio delle radiazioni che si libererebbero con l’uso del microonde, si può stare tranquilli.
Come dichiarato dall’Organizzazione mondiale della sanità , in termini di sicurezza non ci sarebbe da preoccuparsi quando si cucina con il microonde, in quando gli apparecchi sono adeguatamente schermati, proteggendo chi lo utilizza.
Inoltre, va considerato che la radiazione diminuisce rapidamente con la distanza, quindi, per non essere a rischio è sufficiente tenere una distanza di una trentina di centimetri quando l’apparecchio è in funzione.
A tal proposito, però, è bene controllare che l’apparecchio funzioni correttamente, che la schermatura interna sia integra e che lo sportello di chiusura sia in buone condizioni. 

Nutrienti: vengono alterati dalla cottura a microonde?

Per quanto riguarda la perdita di nutrienti la comunità scientifica ha ampiamente dibattuto anche alla luce dei numerosi studi scientifici che sono stati proposti.
In linea di massima, va detto che ogni tipo di cottura riduce il valore nutritivo degli alimenti, in base alla combinazione di tre fattori, che sono temperatura di cottura, il tempo di cottura e il metodo.
Durante l’ebollizione, per esempio, i nutrienti idrosolubili si disperdono proprio a causa della presenza dell’acqua.
Per quanto riguarda la cottura a microonde, i tempi di cottura sono generalmente brevi e la temperatura è bassa. Inoltre, il cibo di solito non viene bollito. Perciò sembrerebbe probabile che la cottura nel forno a microonde conservi più nutrienti rispetto a metodi come friggere e bollire.