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APPROFONDIMENTI

Quando il tofu si sposa con il riso: l’inari sushi

inari sushi

Tra i piatti di sushi più particolari spicca l’inari sushi: sebbene non molto conosciuto in Occidente, è un piatto particolare creato dall’unione del riso da sushi e del tofu.

Si tratterebbe, infatti, di una sorta di fagottino di tofu fritto dentro al quale vengono posti il riso da sushi, con il suo classico condimento, e le verdure.

Per prepararlo è necessario fare bollire i fagottini di tofu nel brodo insaporito con dashi, il brodo di pesce che viene ampiamente utilizzato nella cucina giapponese: dopodiché vengono conditi e riempiti di riso e verdure. In realtà è un piatto molto apprezzato in Giappone, in quanto si tratta di un piatto dedicato alla divinità protettrice dei raccolti, Inari, da cui prende il nome.

Come nasce il sushi inari

L’origine del sushi inari è piuttosto antica, secondo alcuni risalirebbe all’epoca Edo anche se le sue origini esatte non sono del tutto conosciute: il suo nome infatti farebbe riferimento alla divinità protettrice dei raccolti kami Inari.

Secondo tradizione, nei santuari dedicati a questa divinità, venivano portati in offerta proprio questi fagottini di tofu fritti (aburaage) e posti davanti alle statue delle volpi, che sono gli animali messaggeri del dio Inari.

La tradizione vorrebbe che questi animali siano golosi dell’aburaage e che questo sia il motivo del dono.

Inoltre, poiché vi era l’abitudine di mostrare gratitudine alla divinità che aveva garantito un buon raccolto offrendo il riso appena raccolto, si iniziò a infilare nei fagottini di tofu il riso cotto e condito e a depositare il tutto davanti alle statue dei santuari.

Nacque così questo piatto che, col tempo, iniziò ad essere consumato anche al di fuori dell’ambito religioso. Molto saporiti grazie al mix di ingredienti salati come il dashi, sono un piatto particolare che spesso viene fatto anche a casa.

Gli ingredienti per l’inari sushi

Per creare un inari sushi saporito e di qualità la scelta degli ingredienti è sicuramente un aspetto fondamentale. La base di questo piatto è il tofu fritto: in commercio si trovano già dei fagottini di tofu fritto pronti, noti semplicemente come aburaage. È molto importante che il tofu sia formato da uno strato sottile ma, allo stesso tempo, abbastanza resistente per non rompersi quando viene riempito.

Il riso è altrettanto fondamentale, come sempre avviene per il sushi. Deve essere cotto alla perfezione e condito con una miscela equilibrata di aceto di riso, zucchero e sale per creare il famoso sapore umami.

Il riso più consigliato per il sushi è tradizionalmente quello a chicco corto giapponese, tuttavia, la linea New Kenji di Mundi Riso è stata studiata appositamente per offrire un prodotto di altissima qualità: offre, infatti, la consistenza ideale in modo tale che ogni chicco sia appiccicoso ma soffice e che permetta al riso di rimanere assieme senza diventare troppo pastoso.

Anche le verdure e le guarnizioni che si aggiungono all’inari sushi sono fondamentali. Si abbinano bene le carote tagliate alla julienne, i cetrioli, i funghi shiitake marinati, le foglie di shiso: non solo arricchiscono il gusto di questo piatto ma rendono ogni boccone visivamente molto attraente. Per il tocco finale si possono aggiungere delle guarnizioni che aggiungono un tocco di croccantezza: semi di sesamo o fiocchi di peperoncino sono molto apprezzati, in quanto offrono un lieve contrasto piccante e allo stesso tempo una consistenza particolare.

Le tecniche per la preparazione dell’inari sushi

L’assemblaggio dell’inari sushi richiede cura e attenzione per garantire che ogni fagottino sia esteticamente gradevole oltre che delizioso. La procedura inizia con la preparazione dei fagottini di tofu fritto: dopo averli scottati in acqua bollente e marinati nella miscela di dashi, salsa di soia e zucchero, vengono aperti per formare una specie di tasca.

Si tratta di un passaggio delicato in quanto il tofu, per quanto resistente, è un materiale delicato e non deve essere strappato. Inoltre, il fagottino deve essere abbastanza ampio perché possa accogliere il riso ma non troppo largo.

Il riso per sushi va condito con la tradizionale miscela di aceto di riso, zucchero e sale e poi raffreddato prima di essere posto all’interno della tasca. È necessario che si prenda una quantità adeguata di riso di modo che riempia completamente il fagottino senza romperlo.

Assieme al riso possono essere inseriti anche degli altri ingredienti, come le verdure. Le verdure vanno fatte saltare in padella con altri ingredienti per insaporire, come le alghe, che prima devono essere reidratate, la salsa di soia, il sakè e il mirin, una bevanda giapponese leggermente più delicata del sakè usata sovente come condimento.

Una volta inseriti tutti gli ingredienti, il fagottino deve essere chiuso piegando i bordi verso l’interno, in modo tale che riso non possa fuoriuscire.

Una volta riempiti, i fagottini vengono disposti su un piatto, appoggiando il lato chiuso verso il basso, quindi, vengono aggiunti gli altri ingredienti che servono a perfezionare la presentazione.