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APPROFONDIMENTI

Cottura a vapore: tutti i vantaggi nutrizionali

Riso cotto a vapore

Nella cucina orientale il riso viene cucinato prevalentemente a vapore. In Asia e, in particolare, in Giappone, il riso è un alimento che viene utilizzato tutti i giorni. 

Nel sushi è un ingrediente imprescindibile: dal nighiri ai roll, dall’hosomaki al makizushi, sono tutte tipologie di sushi che richiedono l’utilizzo del riso, che viene cotto rigorosamente a vapore. 

La cottura a vapore, in questa parte del mondo, è senza dubbio una delle più utilizzate. Si tratta di un metodo particolarmente vantaggioso sotto parecchi punti di vista. Infatti, la cottura a vapore consente di conservare le caratteristiche nutrizionali del cibo e risulta poco calorica, in quanto non richiede l’aggiunta di grassi durante la cottura.

 

La cottura a vapore nelle culture asiatiche

L’utilizzo della cottura a vapore sembrerebbe avere origini orientali, come testimoniato dal fatto che moltissimi piatti che derivano da quella parte del mondo sono proprio cotti a vapore. 

Nella cucina cinese, in quella tibetana e in quella giapponese l’abitudine a cuocere a vapore è molto radicata. Non solo sono numerosissime le ricette con cottura a vapore che giungono da quelle aree del mondo ma molto numerosi e interessanti sono anche gli utensili che si utilizzano per la loro preparazione: dai cestelli cinesi in bambù alle più moderne vaporiere elettriche, non c’è che l’imbarazzo della scelta. La couscoussiera, utilizzata nel Nord Africa per la preparazione del couscous, è un attrezzo formato da due pentole sovrapposte, in cui quella superiore è bucherellata proprio per permettere al vapore di fuoriuscire. 

Il metodo di cottura a vapore, oltre ad essere salutare, rappresenta anche un sistema di cottura economico sia da un punto di vista energetico sia del risparmio di tempo. 

Come funziona la cottura a vapore

La cottura a vapore è un metodo di cottura che sfrutta il trasferimento di calore dall’acqua calda ai cibi attraverso il vapore acqueo. In questo modo, la cottura degli alimenti avviene senza un contatto diretto con l’acqua, come accade invece con la bollitura, e senza la necessità di aggiungere condimenti o grassi, come richiesto dalla cottura in padella.

Il calore umido che si disperde dall’acqua in ebollizione raggiunge l’alimento e ne permette la cottura senza la necessità di raggiungere temperature elevate. Così il sapore dell’alimento rimane quello originario della materia prima in quanto non si disperdono le proprietà organolettiche né quelle nutritive.

Alcuni componenti nutrizionali sono idrosolubili e quando l’alimento entra a contatto con l’acqua, specialmente se viene fatto bollire a lungo, si disperdono nell’acqua. Le vitamine, in particolar modo la vitamina C, durante la bollitura viene del tutto eliminata, mentre i sali minerali, le proteine e gli antiossidanti tendono a disperdersi.

I vantaggi della cottura a vapore

La cottura a vapore, dunque, si presenta come un metodo molto valido per una cucina salutare, ricca di nutrienti e gustosa. A differenza di quello che si pensa, infatti, il gusto dell’alimento cotto a vapore è quello reale, non camuffato da condimenti e grassi.

  • Il sapore del cibo è quello originario, in quanto tutte le caratteristiche organolettiche dell’alimento vengono conservate così come sono in natura.
  • I grassi presenti nell’alimento si sciolgono a causa del calore provocato dal vapore e, anziché rimanere nell’acqua di cottura come nella bollitura, escono attraverso il cestello e non rimangono a contatto con il cibo stesso. Per questo motivo, dopo la cottura a vapore i cibi risultano meno grassi.
  • Non è necessario utilizzare grassi né condimenti durante la cottura, in quanto il cibo viene mantenuto nelle condizioni ideali dal vapore e non si attacca alla pentola.
  • Non si formano sostanze nocive per l’organismo a causa delle alte temperature, come avviene per esempio quando si griglia o quando si frigge.

Come cuocere a vapore

La cottura a vapore può essere utilizzata non solo per i piatti di origine orientale, ma per molti altri piatti, sebbene in Europa vi sia l’abitudine di cuocere a vapore quasi esclusivamente le verdure e gli ortaggi. In realtà, si possono cuocere con ottimi risultati anche il riso e il pesce: l’importante è seguire alcune indicazioni:

  • La quantità di acqua deve essere commisurata alla quantità di cibo, in modo che non ci sia il rischio che evapori completamente. Inoltre, l’acqua non deve mai venire a contatto con il cestello nel quale stanno cuocendo i cibi. 
  • Il cestello deve essere coperto, in modo tale che il vapore rimanga all’interno dell’ambiente di cottura e consenta una cottura uniforme. Sarebbe bene anche non sollevare mai il coperchio, in modo che la cottura non venga interrotta e la temperatura interna al cestello non scenda all’improvviso. In questo modo, inoltre, l’acqua continuerà a bollire e permetterà una circolazione costante del vapore. 
  • Se si utilizzano più cestelli, è possibile far cuocere più alimenti contemporaneamente, con un interessante risparmio energetico e di tempo. Tuttavia, è bene controllare che gli alimenti non abbiano sapori e aromi che possano andare in contrasto l’uno con l’altro. Anche i tempi di cottura devono essere adeguati: meglio non cuocere contemporaneamente alimenti che hanno tempistiche troppo diverse. 
  • Per dare un buon sapore ai piatti, si possono aggiungere delle erbe aromatiche o nel cestello stesso oppure in un cestello posto al di sotto di quello di cottura.