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APPROFONDIMENTI

Riso giapponese: caratteristiche e metodi di preparazione

Riso giapponese: caratteristiche e preparazioni

Nella cultura giapponese, il riso ha un valore fondamentale. In primo luogo, come ingrediente e fonte di sostentamento per moltissime persone, quindi, come simbolo di prosperità e tradizione.

Mentre molte persone nel mondo conoscono il riso giapponese principalmente attraverso piatti iconici come il sushi, la varietà di piatti in cui viene utilizzato in Giappone è molto vasta.

Il riso giapponese e il suo utilizzo

In Giappone esistono oltre 700 tipi di riso, a testimonianza dell’ampia diffusione di questo cereale e del suo ampio utilizzo. Tuttavia, tutto il riso giapponese ha caratteristiche simili che le differenzia dal riso che viene coltivato al di fuori del Giappone.

Fondamentalmente, il riso giapponese differisce da altre varietà presenti in altre aree del mondo, come il basmati o il riso jasmine, per via del suo contenuto d’acqua superiore. Questa peculiarità dona ai chicchi una consistenza più morbida e umida, rendendoli particolarmente aderenti e gommosi. Questo essere piuttosto appiccicosi è dovuto al basso contenuto di amilosio: un tipo di amido che, nelle varietà a chicco lungo, tende a separare i chicchi tra loro. Per questo motivo, il riso giapponese è il più adatto alla preparazione del sushi, in quanto consente di creare delle forme, come i rotoli, che rimangano ben formati e aderenti al giusto livello di cottura.

La linea New Kenji, prodotta da Mundi Riso, a questo proposito si presenta come particolarmente innovativa: infatti, grazie a studi approfonditi, è riuscita a creare un riso perfetto per il sushi e per i piatti giapponesi, pur utilizzando anche varietà coltivate in Piemonte.

Caratteristiche del riso giapponese

Il riso giapponese, oltre alle sue distinte varietà, si caratterizza per una serie di aspetti unici che lo rendono riconoscibile e, soprattutto, inconfondibile nella sua consistenza e sapore.

  • Consistenza: la sua particolare consistenza è probabilmente la prima cosa che colpisce chi lo assaggia. A differenza delle varietà a chicco lungo, il riso giapponese ha una morbidezza e un’aderenza che lo rendono ideale per essere raccolto con le bacchette.
  • Sapore: pur essendo delicato, il riso giapponese possiede un sapore caratteristico, leggermente dolce, perfetto come contorno neutro per accompagnare piatti ricchi e saporiti, ma anche come protagonista in preparazioni dove il riso è l’ingrediente principale. In alcuni casi, viene utilizzato con successo anche per la preparazione dei dolci e del saké.
  • Proprietà nutritive: il riso giapponese non è solo una delizia per il palato, ma offre anche benefici nutrizionali. Ricco di carboidrati complessi, fornisce energia a rilascio lento, ideale per mantenere i livelli di energia costanti durante la giornata. È anche una fonte di vitamine del gruppo B, ferro e magnesio. Tuttavia, è importante ricordare che, come per tutti i cereali, la sua versione integrale mantiene maggiori nutrienti rispetto alla varietà raffinata.

Metodi e fasi di preparazione del riso giapponese

Preparare il riso giapponese non si riduce a una semplice cottura: è un’arte che richiede attenzione ai dettagli. Ogni fase, dal lavaggio alla cottura, gioca un ruolo cruciale nel determinare la qualità del prodotto finale.

  • Lavaggio: Il primo passo nella preparazione del riso giapponese è il lavaggio. Questa operazione non solo elimina dal riso eventuali impurità, ma aiuta anche a rimuovere l’eccesso di amido presente sulla superficie dei chicchi. Sciacquare il riso con acqua fredda, mescolando delicatamente con le mani e cambiando l’acqua fino a quando non diventa quasi limpida, è una prassi consigliata per ottenere chicchi separati e non troppo appiccicosi. Si tratta di una operazione indispensabile nella preparazione del sushi.
  • Ammollo: dopo il lavaggio, è bene lasciare il riso in ammollo per almeno 30 minuti. Questo passaggio, spesso trascurato, permette ai chicchi di assorbire l’acqua e garantisce una cottura uniforme.
  • Cottura: ci sono vari modi per cuocere il riso giapponese. La cottura tradizionale prevede che venga aggiunto il riso all’acqua con la proporzione di 1:1,2 o 1:1,5, a seconda delle varietà, e portato a ebollizione. Una volta raggiunto il bollore, si riduce la fiamma al minimo e lo si cuoce coperto. Dopo circa 10-15 minuti, si spegne il fuoco e si lascia riposare per altri 10 minuti prima di servire. La cottura con il rice cooker, oggi molto utilizzato, è più semplice, in quanto questo apparecchio regola autonomamente tempo e temperatura, garantendo una cottura perfetta ogni volta.
  • Conservazione: il riso giapponese cotto ha l’interessante caratteristica di poter essere conservato in frigorifero per 1-2 giorni senza perdere le sue peculiarità. Tuttavia, prima di riscaldarlo, va umidificato leggermente per restituirgli la sua consistenza originale.

La versatilità del riso giapponese: piatti tradizionali e moderni

Il riso giapponese, nella sua semplicità, ha conquistato un posto d’onore nella tavola nipponica, fungendo da base per una miriade di piatti, dai più tradizionali ai più contemporanei. Questa versatilità dimostra la profonda connessione tra la cultura giapponese e questo cereale.

  • Sushi: Forse il piatto più noto a livello internazionale. Il sushi sfrutta la consistenza particolare del riso giapponese, che viene amalgamato con aceto di riso, zucchero e sale, e poi abbinato a diversi tipi di pesce, a verdure e ad altri ingredienti.
  • Donburi: Si tratta di ciotole di riso servite con varie guarnizioni in cima, come tempura, maiale, pollo o pesce. Sono piatti semplici ma sostanziosi, perfetti per un pasto completo.
  • Chirashi: letteralmente “riso sparpagliato”, è un piatto tipico giapponese che si basa sugli stessi ingredienti utilizzati per il sushi. Tuttavia, nel caso del chirashi, vengono appunto disposti in modo sparpagliato, anziché inseriti in roll o nelle altre forme tipiche del sushi.
  • Kare Raisu: questo piatto rappresenta un’interessante fusione tra la cucina indiana e quella giapponese. Il riso al curry giapponese consiste in riso bianco servito con una ricca salsa al curry, spesso accompagnata da carne o verdure.
  • Mochi: questo piatto è fatto con un tipo particolare di riso giapponese glutinoso (Mochigome) e può essere dolce o salato. È un alimento tradizionale consumato in molte occasioni festive in Giappone.

Oltre ai piatti della tradizione, con l’evoluzione della cucina e l’influenza di culture diverse, il riso giapponese è ora utilizzato anche in preparazioni moderne, come il riso fritto alla giapponese, i poke bowl con influenze hawaiane e molte altre innovative creazioni culinarie. Il successo della linea New Kenji rappresenta un’ulteriore dimostrazione dell’apprezzamento di questi piatti in tutto il mondo.